venerdì 7 gennaio 2011

'Four Letter Word', guarda il primo video dei Beady Eye Per farsi una prima, scarna idea del sound della nuova band.

Qualche tempo fa Liam Gallagher, esaltato dalla nuova avventura coi Beady Eye, l'aveva sparata grossa. "Il nostro primo album? Vale tanto quanto 'Definitely Maybe'", aveva dichiarato di "Different Gear, Still Speeding" - primo album senza il fratellone Noel - il frontman e stilista della linea mod-inspired Pretty Green, "se non addirittura meglio". Sarà, nel frattempo, per farsi una prima, scarna idea delle dimensioni sonore del progetto formato dagli ex-Oasis, la cui uscita è prevista per il 28 febbario, è online il primo video, "Four Letter Word".

CHUCK BERRY SVIENE SUL PALCO

Chuck Berry è svenuto mentre la notte fra l’1 e il 2 gennaio si stava esibendo in un concerto al Congress Theatre di Chicago. Accompagnato dietro le quinte e assistito da un medico, l’artista ha stoicamente provato a tornare in scena dopo 15 minuti, per poi rinunciare subito dopo a causa di un riacutizzarsi del malore. Berry è poi uscito sul palco una terza volta solo per ringraziare e salutare i presenti.
Secondo la testimonianza di Joe Roccasalva, portavoce dei Vigili del Fuoco di Chicago, Berry avrebbe rifiutato in modo categorico di essere portato in ospedale.
Chuck Berry, ormai ottantaquattrenne, è una delle poche “leggende viventi”, uno dei padri del rock ‘n roll. Lo scorso 6 agosto si era esibito al Summer Jamboree di Senigallia (Ancona) nella sua unica data europea Vi proponiamo il video di questo concerto subito dopo la pausa.


fonte:www.rollingstonemagazine.it

lunedì 3 gennaio 2011

RECENSIONE " The World Is Yours" -Motorhead-
La volta che vedo mammine fighette per la strada accompagnare a scuola bimbetti con indosso la maglietta dei Ramones prodotta da H&M mi incazzo come una bestia.
Non per il fatto che ’ste stronze siano delle poser, per fortuna ho superato da anni questa fase della mia vita. Mi incazzo, perché penso a come tre membri su quattro dei Ramones siano morti senza il giusto riconoscimento artistico ed economico e, un istante dopo, ciò che rappresentavano sia stato mercificato nel peggiore dei modi. Fino a qualche mese fa ho temuto un destino analogo per i Motörhead ma, grazie a Dio, come cantava Dylan, "The Times They Are a-Changin’". Oggigiorno Lemmy è universalmente riconosciuto per quello che è, un esotico figlio di puttana che è andato talmente dritto e deciso per la sua strada che, come un buco nero, la gente ha finito per essere attirata irrimediabilmente dal suo campo di gravità. A differenza di altri suoi pari – Ozzy tanto per fare un nome – Lemmy entrerà nel Valhalla del rock&roll; a testa alta e, se per puro caso The Wörld Is Yours fosse mai l’ultimo album dei Motörhead, troverà San Pietro a consegnarli una cassa di whisky invece che le chiavi del Paradiso, perché l’ultima fatica della band più trasversale degli ultimi 35 anni è una figata. Divertente, cazzuto e fico sono i tre aggettivi che mi vengono in mente ogni volta che si conclude l’ascolto di queste 10 tracce. Divertente, perché ho sempre trovato gli album dei Motörhead esageratamente monolitici, diciamo pure pallosi, salvo qualche pezzo qua e là, mentre questo non ha un solo momento soporifero. Cazzuto, perché un conto è non annoiare, un altro è farti chiedere “ancora” alla fine. Fico, perché la produzione ringiovanisce il sound dei Motörhead di almeno 20 anni e ti fa immaginare un Lemmy vagamente apollineo, novello Iggy Pop per gli anni ’10. Cazzate a parte, fossi in voi rimuoverei dalla mente quanto da me scritto all’inizio di questo pezzo e comincerei a implorare H&M di fare la maglietta dei Motörhead per bimbi 1-3 mesi. Quest’anno seguite il gusto del momento, uniformatevi alla massa e fiondatevi a prendere The Wörld Is Yours: in fondo H&M non sta per heavy metal?


fonte: www.Rollingstonesmagazine.it
inchiniamoci!

QUINTA PUNTATA

http://www.spreaker.com/show/cowjam_rock_out